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martedì 15 dicembre 2020

S.S.D. PALLAMANO VASTO riprende l'attività sportiva: sì agli allenamenti, ma in sicurezza!!

 La FIGH in data 10 dicembre con la seguente comunicazione  ha confermato la certificazione dei campionati di interesse nazionale.

Ecco le linee guida 

Riprende l’attività sportiva. Le parole d’ordine sono gradualità e stretching.

L’emergenza da coronavirus ha obbligato tutte le persone che svolgono attività sportiva a interromperla per salvaguardare la salute collettiva. Questo ha portato a una riduzione dell’esercizio fisico svolto e un aumento della sedentarietà.

La fase storica che stiamo vivendo può essere definita come una sorta di infortunio collettivo. Quando un atleta in tempi normali si infortuna, inizia un periodo di riposo forzato per la guarigione e successivamente un percorso di riatletizzazione e di ricondizionamento fisico che gli permetterà di riprendere l’attività sportiva in sicurezza. Questa situazione che in tempi normali riguarda un solo atleta adesso coinvolge tutta la squadra.

Come riprendere ad allenarsi per l’attività agonistica

Un periodo prolungato di inattività, infatti, comporta una riduzione delle capacità aerobiche e della forza muscolare. Il rischio è andare contro a fasi di affaticamento e a vere e proprie lesioni muscolari.

Per questo, il percorso di riatletizzazione deve rispondere ad alcuni criteri fondamentali che seguendo i consigli della Federazione Medico Sportiva Italiana (FMSI) si possono riassumere con le seguenti raccomandazioni:

-     gradualità e quantità: iniziare con delle sedute di allenamento di 30-45 minuti con l’obiettivo di arrivare poi a una quantità di lavoro settimanale consono all’attività da svolgere.  Cominciare con sedute di stretching, con ginnastica propriocettiva e con esercizi posturali che servono per riprendere l’elasticità delle nostre articolazioni e del tessuto tendineo.

-     Intensità: impegnare la frequenza cardiaca con un valore non superiore al 60-70%.

-     Frequenza: per gli sportivi moderatamente attivi, le linee guida prevedono un’attività ridotta al 50% per arrivare alla fine del periodo di riatletizzazione al livello settimana normale.

-     Modalità: il programma di attività fisica deve comprendere sia attività per la tonificazione muscolare, usando piccoli pesi e/o elastici, sia attività aerobica tramite corsa sul  posto, saltare la corda o utilizzare le scale.

Sport di squadra, si ricomincia dagli allenamenti individuali

Tutti gli esercizi vengono svolti sempre mantenendo la distanza di due metri tra gli atleti. Questi ultimi non usano la mascherina, ma resta il divieto di toccarsi occhi, naso e bocca con le mani.

Si deve starnutire e tossire in un fazzoletto che va poi immediatamente gettato in un contenitore apposito. Se non si ha a disposizione un fazzoletto, si può starnutire nella piega interna del gomito. Si rammenta che in caso di positività di un atleta, tutta la squadra viene messa in quarantena.

 L’importanza dello stretching in questa fase

In questo momento di riatletizzazione è consigliato fare stretching. Per molto tempo è stato considerato come un complemento ad altre attività sportive ma in realtà è una disciplina sportiva indispensabile per le articolazioni e i muscoli e per scongiurare infortuni.

Esistono due tipi di stretching:

-     stretching dinamico: consiste nel riscaldare il muscolo attraverso le oscillazioni di un arto in modo veloce ed è preferibile farlo prima dell’inizio dell’attività sportiva;

-     stretching statico: consiste nell’allungare un determinato gruppo muscolare per 20-30 secondi e viene svolto alla fine della prestazione.



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