La FIGH in data 10 dicembre con la seguente comunicazione ha confermato la certificazione dei campionati di interesse nazionale.
Ecco le linee guida
Riprende l’attività sportiva. Le parole d’ordine sono
gradualità e stretching.
L’emergenza da
coronavirus ha obbligato tutte le persone che svolgono attività sportiva a
interromperla per salvaguardare la salute collettiva. Questo ha portato a una
riduzione dell’esercizio fisico svolto e un aumento della sedentarietà.
La fase storica che
stiamo vivendo può essere definita come una sorta di infortunio collettivo.
Quando un atleta in tempi normali si infortuna, inizia un periodo di riposo
forzato per la guarigione e successivamente un percorso di riatletizzazione e
di ricondizionamento fisico che gli permetterà di riprendere l’attività
sportiva in sicurezza. Questa situazione che in tempi normali riguarda un solo
atleta adesso coinvolge tutta la squadra.
Come riprendere ad allenarsi per l’attività agonistica
Un periodo
prolungato di inattività, infatti, comporta una riduzione delle capacità
aerobiche e della forza muscolare. Il rischio è andare contro a fasi di
affaticamento e a vere e proprie lesioni muscolari.
Per questo, il
percorso di riatletizzazione deve rispondere ad alcuni criteri fondamentali che
seguendo i consigli della Federazione Medico Sportiva Italiana (FMSI) si
possono riassumere con le seguenti raccomandazioni:
-
gradualità e
quantità: iniziare con delle sedute di allenamento di 30-45 minuti con
l’obiettivo di arrivare poi a una quantità di lavoro settimanale consono
all’attività da svolgere. Cominciare con
sedute di stretching, con ginnastica propriocettiva e con esercizi posturali
che servono per riprendere l’elasticità delle nostre articolazioni e del
tessuto tendineo.
- Intensità: impegnare la frequenza cardiaca con un
valore non superiore al 60-70%.
- Frequenza: per gli sportivi moderatamente attivi, le
linee guida prevedono un’attività ridotta al 50% per arrivare alla fine del
periodo di riatletizzazione al livello settimana normale.
- Modalità: il programma di attività fisica deve
comprendere sia attività per la tonificazione muscolare, usando piccoli pesi e/o
elastici, sia attività aerobica tramite corsa sul posto, saltare la corda o utilizzare le
scale.
Sport di squadra, si ricomincia dagli allenamenti individuali
Tutti gli esercizi
vengono svolti sempre mantenendo la distanza di due metri tra gli atleti.
Questi ultimi non usano la mascherina, ma resta il divieto di toccarsi occhi,
naso e bocca con le mani.
Si deve starnutire e
tossire in un fazzoletto che va poi immediatamente gettato in un contenitore
apposito. Se non si ha a disposizione un fazzoletto, si può starnutire nella
piega interna del gomito. Si rammenta che in caso di positività di un atleta,
tutta la squadra viene messa in quarantena.
In questo momento di
riatletizzazione è consigliato fare stretching. Per molto tempo è stato
considerato come un complemento ad altre attività sportive ma in realtà è una
disciplina sportiva indispensabile per le articolazioni e i muscoli e per
scongiurare infortuni.
Esistono due tipi di
stretching:
- stretching dinamico: consiste nel riscaldare il
muscolo attraverso le oscillazioni di un arto in modo veloce ed è preferibile
farlo prima dell’inizio dell’attività sportiva;
- stretching statico: consiste nell’allungare un
determinato gruppo muscolare per 20-30 secondi e viene svolto alla fine della
prestazione.


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